Più di una professione: una missione che fa dell’etica uno stile di vita.

 Il Maestro di Cerimonia è quella figura professionale che organizza e sovrintende ad eventi importanti. Nel settore funebre, è colui o colei che si occupa della gestione di tutte le fasi del servizio, rappresentando, quindi, il punto di riferimento per la famiglia colpita dal lutto.

Il Maestro di Cerimonia è la persona con cui condividere le proprie esigenze ed esprimere i propri desideri rispetto alla cerimonia di commiato, per far sì che questa sia in linea con le volontà del defunto e celebri al meglio l’essenza della persona amata. Questa figura, oltre alla conoscenza professionale, necessita di grandi doti relazionali e di una spiccata empatia unita ad una “cultura sociale” importante, ossia la capacità di entrare in sintonia con persone appartenenti a qualsiasi sfera sociale. È in grado di percepire le reali esigenze delle persone con cui entra in relazione e trova la giusta modalità di organizzazione dell’evento funebre in tutte le sue fasi.

La maggior parte delle imprese funebri non hanno al loro interno figure qualificate preferendo basarsi su procedure piuttosto standardizzate.

La professione di impresario funebre, infatti, è sempre un’attività commerciale e in molti la gestiscono secondo un’ottica imprenditoriale ottimizzando i costi in tutte le fasi: dalla gestione del personale, degli impianti e dei macchinari, fino agli oneri fiscali, questo per ottenere il maggior profitto possibile. Quello che spesso viene dimenticato è che questa attività ha anche e soprattutto una funzione sociale molto importante.

Quali sono i valori imprescindibili che questa professione deve avere

Etica, rispetto del dolore e onestà fanno di questo mestiere una vera e propria missione.

Se in una cittadina, l’impresario funebre o gli impresari sono persone corrette, oneste e umane, che mettono al primo posto l’etica personale e, di conseguenza, quella professionale, ne beneficerà tutto il territorio in cui svolgono l’attività. Questi professionisti, infatti, tuteleranno la comunità da quelle iniquità tipiche del settore, evitando, ad esempio, gli intermediari – il personale sanitario interno o esterno alle strutture, badanti, assistenti o addirittura figure di vicinato – che sembrano apparentemente disinteressati e, invece, lucrano sul dolore altrui.

Buon gusto e buon livello culturale sono requisiti fondamentali

Una buona preparazione scolastica che si sposa ad un modo di essere sobrio e attento sono tratti fondamentali per un professionista che sappia consigliare al meglio le persone che si affidano a lui per la gestione di tutte le fasi della cerimonia di commiato.

Perfino la realizzazione dei manifesti funebri prevede scelte da fare accuratamente con capacità e buon gusto, perché – è facile intuirlo – ne va dell’immagine della famiglia del defunto, dell’impresa funebre e dell’intera città.

Dignità e protezione di se stessi e del proprio mestiere non vanno mai dimenticate

 La propria attività lavorativa, oltre a produrre un reddito necessario per far fronte a tutte le esigenze di vita, è indispensabile per un’affermazione professionale e personale nel territorio in cui si vive.

La nostra è una professione difficile: l’impresario funebre è una figura sempre poco accettata perché naturalmente collegata a eventi spiacevoli legati alla perdita di persone care. Ma è anche vero che, dopo aver sviluppato la conoscenza che deriva da un’esperienza professionale diretta, il nostro mestiere può essere visto con occhi diversi e assumere un’immagine senz’altro positiva per la correttezza e il sostegno offerto in questi momenti così difficili e dolorosi.